Cè chi per comprendere il senso della vita va sul picco di una montagna, chi si chiude in convento e si isola dal mondo, chi medita nella posizione del loto per ore e ore. Io no.
Io ho risposte e illluminazioni sul senso della mia vita, quale novello oracolo da una serie televisiva.
Il telefilm parla e narra di una cosa e mi illumina all'improvviso su un aspetto della mia vita passata, presente o futura. A volte la trama del telefilm non c'entra nulla con la mia "illuminazione, a volte viene detta una frase che è legata a un'aspetto di ciò che è avvenuto, avviene o avverà e mi apre a cascata una serie di pensieri che mi portano a capire.
Non scelgo io il telefilm che "mi parla", è il telefilm che "sceglie" me dopo una o due puntate (inutile che chiamate il 118, la Legge Basaglia ha chiuso i maniconi).
L'inverno appena trascorso il mio oracolo personale, amato, atteso con ansia e che mi ha fatto chiudere definitivamente un periodo della mia vità per aprirmi ad una nuova stagione personale è stato Grey's Anatomy.
Ed ora, all'improvviso è arrivato il mio nuovo oracolo personale, Lie to Me.
La frase con cui io e il mio oracolo abbiamo avuto il primo avvolgente e amorevole contatto è stata circa così:
"Se qualcuno tre volte più grosso di te ogni tanto ti prende e ti sbatte contro il muro, impari a leggere i suoi movimenti e le sue emozioni velocemente… così diventi un talento naturale".
Strano modo che che da lassù (o laggiù, o a destra o manca, di preciso non so dove abbiamo il domicilio fiscale) a volte usano per farci giungere i messaggi.