SINISTRA DESTRA O SISTRA DENISTRA?

Nel corso della mia vita son stata “accusata” di essere integralista, relativista, ottusa, acuta, stupida, intelligente, fascista, comunista, forte, debole, virginale, troia, silenziosa, chiacchierona, chiusa, aperta, gretta, generosa. Insomma, per farla breve, son stata accusata di tutto e il contrario di tutto.
All’inizio non capivo perché potesse accadere questa cosa, mi sembrava di essere sempre coerente con me stessa, i miei pensieri e quello che ero. Poi mi son data due spiegazioni:
a) la gente mi accusa quando non appoggio totalmente quello che pensano loro;
b) davvero son tutte queste cose, valuto di volta in volta ogni cosa e non ho ancora la capacità, non umana, di essere sempre dalla parte della ragione;
che son convenute in una: cerco di usare sempre la mia testa.

Politicamente poi io ho amato Bertinotti e Fini, entrambi. Perché entrambi erano persone convinte e coerenti nelle loro idee, ma rispettoso delle opinioni altrui, ed entrambi seppur diversi politicamente hanno espresso opinioni (su alcune cose) che mi hanno trovato d’accordo. Questo per dire, è vero che io son tutto quel mischione lì,  perché sono vera e ne sono orgogliosa, dal mio punto di vista significa che non mi faccio dire da nessuno cosa devo pensare e come.

Detto ciò, ammetto che son sempre stata convinta di aver avuto una leggera preferenza per la sinistra (quella che ormai non esiste più per intenderci). Anche se io votavo Radicale. Questo, quantomeno fino a che erano attivi Pannella e la Bonino, perché combattevano per la gente e i diritti civili. Dopo loro, grazie ai vari Rutelli (confluito nel pd) e i vari Capezzone (confluito nel PDL), per quanto mi riguarda, il partito radicale è deceduto a causa d’infezione batterica chiamata opportunista.

Vi domandate perché faccio questo discorso serio? Semplice, mi sto sfogando.

Ammettendo che esista ancora in Italia una destra e una sinistra, io mi son resa conto di quanto la vita possa essere, come dire, beffarda. Io da sempre “simpatizzante” di un modo di pensare di sinistra, mi trovo in queste elezioni comunali, spinta a votare verso il senso opposto, e quelli che mi spingono a farlo son proprio quelli di sinistra.

Ciò a causa di un sindaco uscente (pd che però si è presentato nelle due ultime elezioni comunali con una lista civica con tutti i colori dell’arcobaleno e senza simbolo, mentre nelle elezioni non comunali ha messo simbolo e partito, mah… misteri politici) arrogante, che considera chi non è totalmente dalla sua parte suo nemico, e da tale lo tratta, anche se è un suo cittadino.

Ora mi ritrovo in questa beffarda situazione di vita, perché la lista civica (presunta destra) ha come obiettivo il sociale e le persone. Un programma fatto di piccoli progetti a misura d’uomo (e donna), piccoli ma fattibili nel breve e medio termine. In cui il centro del programma è l’uomo e la persona.

Mentre l’amministrazione uscente, (presunta di sinistra), parla di progetti faraonici, tempi lunghi, progetti che servono a dar lustro alla sua persona, non ai cittadini. Sperpero di denaro dato dalla UE con considerazioni tipo “tanto non abbiamo pagato noi ma i tedeschi” (qualcuno per favore gli spieghi che anche noi paghiamo e pure tanto alla comunità europea, son solo soldi che in parte ci ritornano indietro). Non solo, ma questa amministrazione (presunta sinistra), accusa un intero rione del mio comune di essere facinoroso, perché osa chiedere un minimo di manutenzione e di pulizia (io non ho niente contro le pantegane giuro, ma preferirei che scegliessero un altra località amena per vivere, come non vorrei che le panchine non rimanessero rotte per anni e gradirei non avere balaustre ruggini che possono esser pericolose e pericolanti, e infine se ci fosse anche la pulizia decente del luogo non è che mi farebbe schifo…. ma pare che i soldi per i progetti faraonici ci siano, mentre per la manutenzione ordinaria no…. mah…).

Ecco l’assurdità, rido e sorrido, è la stessa presunta sinistra a farmi votare la presunta destra che ha programmi più a sinistra di loro.

Poi ricordo. Io non ho mai votato il colore, io non ho mai votato un partito a scatola chiusa, io ho sempre votato le persone e le loro idee.
Anche questa volta sarà così.

In fondo l’ammetto, la vita mi piace, riesce e a sorprendermi sempre.

Giorgio Gaber – Destra Sinistra – clicca qui

23 pensieri riguardo “SINISTRA DESTRA O SISTRA DENISTRA?

  1. Mi dice culo che le amministrative quest’anno non ci devo votare (ho votato anno scorso), ma tra l’altro lo feci inconsapevolmente: appena arrivata in città, non conoscevo i candidati. I loro partiti sì. Votai quindi il partito. A distanza d’un anno, capisco d’avere agito sclerando il cervello: come si fa a votare una persona (il tuo primo cittadino), solo per “partito preso”, se poi questo nell’operato si distacca non poco dalla linea di partito?
    Non ce l’ho con loro, ce l’ho con me: sono rea d’aver dato un voto sulla fiducia. Sempre stata di destra, provengo da una terra dove la sinistra non attecchisce, per demerito suo (forse), per poca apertura mentale nostra.
    Le liste civiche, sono lusinghiere, accattivanti, ma fatte di persone che fintamente libere agiscono per il bene comune.. i loro.
    Fini lo reputai intelligente quando si staccò da AN.
    Bertinotti.. passo.
    A volte mi chiedo cosa saremmo ora se, in quel così lontano ’94, non fosse sceso in campo uno che parlava così «L’Italia è il Paese che amo, qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. (…) Qui ho appreso la passione per la libertà. Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubblica perché non voglio vivere in un paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a un passato fallimentare. (…) Affinché il nuovo sistema funzioni, è indispensabile che alla sinistra si opponga un Polo delle Libertà capace di attrarre a sé il meglio di un paese pulito, ragionevole, moderno».

    1. Non lo so, so che quello che ci ha rovinato, ma sospetto che se non fosse stato lui, darebbe stato un altro.

      Ho notato la predisposizione degli italiani all’uomo forte (leggasi dittatore più o meno democratico), qualcuno che pensi per loro, non gli rompa i coglioni e non gli chieda troppi soldi. Senza vedere nel lungo termine cosa questo comporta.

      Non so… per questo voto le persone e non i colori, la speranza è quella non le scatole chiuse, poi dovremmo imparare a essere sempre presenti a verificare e controllare che tutto vada bene, una volta usciti dalla cabina elettorale, così tanto per ricordarci che a lungo andare “l’occasione rende l’uomo ladro”

  2. credo nei punti a) e b) (mi sono capitate cose simili a quanto hai raccontato. una volta addirittura alla fine di una riunione mi è stato detto da una collega che censuravo gli interventi, semplicemente perché cercavo di ottimizzare il tempo proponendo di prendere il meglio di ciò che ormai dovevamo mettere in pratica); credo nelle persone che non si lasciano influenzare da un simbolo e quindi non rinunciano a qualcosa di utile alla comunità solo, appunto, per partito preso. in questo modo non si farà altro che andare avanti perdendo del gran tempo e dei gran soldi in opere che fanno tanto sciato, ma prima, come hai scritto tu, ce ne sono molte altre essenziali che rimangono incompiute.

    1. e che alcune persone politicizzate, perdono il contatto con la gente, vogliono tramandare il loro nome con le opere… tipo i faraoni con gli schiavi nel costruire le piramidi

      Io non ci sto, io voglio una casa piena di bella gente di fronte alla mia casa, non una piramide 😉

  3. Anche tutto questo è molto italiano, BrillantA.

    Guarda, solitamente mi accusano (da qualsiasi parte provengano le accuse) di essere nazista e io comincio a prenderci un certo gusto.

  4. da me è venuto il candidato di “Fratelli d’Italia”, gli ho detto : “allora esistete davvero, pensavo fosse uno scherzo !”. Rimpiango i tempi di quando votavo per il lattaio ….

    1. In quei tempi io avrei votato il fornaio, così poi tutti quanti saremmo andati con i candidati a far merenda su un prato con pane e latte

      La sera avremmo messo le lucciole tra i capelli e avremmo ballato tutti insieme fino al sorgere del sole.
      Ma prima davanti al fuoco ci saremmo spaventati a morte con la storia dell’orrore…”di quel mondo dove la gente vota, ma invece che star tutti insieme a ballare e mangiare il latte e il pane, quelli eletti rubavano il pane e il latte affamando la gente che lavorava”

      Con gli occhi sgranati dalla paura avremmo avuto la pelle d’oca e fatto “brrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr” pensando meno male che queste cose non esistono.

      (perché tu tiri fuori sempre la mia parte più.. più… più.. la mia parte più è basta?)

  5. pensa le coincidenze…ho venerato Bertinotti (è anche cresciuto nel mio quartiere) e ho sempre rispettato Fini…almeno fino a Montecarlo.
    Alle ultime amministrative poi ho votato m5s…solo al primo turno però…non montarti la testa…ora non lo rifarei…machettelodicoafà

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