L’OLIO DI OLIVA VEG

Giorno. Supermercato. Scaffali. Gente.

“Luigiiii guarda un olio di oliva vegano” dice la signora rivolta al marito lungo la corsia del supermercato. Tiene in mano, a mo’ di trofeo, una bottiglia di olio d’oliva con una scritta enorme a lato in verde che recita VEG.
Il Luigi si avvicina e dice “Si proviamo è veg dovrebbe far bene”.

Mi son fermata, colpita sulla via di damasco. Pensavo che l’olio di oliva fosse una spremitura di vegetali. Nella mia ignoranza non sapevo di un olio di oliva fatto con gli scroti staccati a morsi di uomini fedigrafi.

Puoi qualche secondo dopo, appurato con me stessa che il mio esser vegetariana forse qualche informazione negli anni me l’abbia lasciata, un olio così non esiste. Ho avuto l’istinto di avvisare la signora. Mi son stata zitta. Correvo il rischio di esser mandata a Damasco, da entrambi.

Del resto ho visto confezioni di frutta secca con scritto “Senza glutine”.

Però, giuro, volevo avvisarla, dirle che con quell’olio la stavano fottendo. Chi scrive veg in quel modo, senza metter però che è una prima spremitura meccanica a freddo, di origine italiana, magari anche con il simbolo bio (che non guasta) a fregarti ci sta provando alla grande. E direi ci sta pure riuscendo.

Photo by John Wilhelm

Amorale della storia: usiamola la testa, anche se so che per qualcuno di noi è difficile ritrovarla, abbandonata così comè da qualche parte (capita anche a me di dimenticarla ogni tanto in giro). Usiamola. Non posso pensare che è così facile prenderci per il culo. Soprattutto non posso pensare che poi io debba ad aver a che fare con persone che non pensano.

In ogni caso non è questa l’amorale della storia. L’amorale è che osservando semplicemente una scena al supermercato si comprende un trentennio di politica italiana.

23 pensieri riguardo “L’OLIO DI OLIVA VEG

  1. A me hanno detto che il veg non è solo non mangiare animali e derivati ma rientra in tutta una filosofia, quindi prodotti vegetali vegani dovrebbero essere quelli che non arrecano danno agli animali, non so come, non uccidono i parassiti infestanti? O forse li scacciano con metodi naturali, non lo so, chiedo a chi è più esperto.

    Comunque ho visto dei fagioli vegani al supermercato.

    1. Discorso serio:
      C’è una base di etica al pensiero vegetariano, e soprattutto vegano.
      Io per esempio son vegetariana per etica (non riesco del tutto vegana, le uova e ogni tanto un pò di formaggio lo mangio, ma appunto con attenzione a come trattano gli animali dei prodotti che acquisto). Ho rinunciato alla carne, al pesce, e anche ad alcuni sottoprodotti, per gli allevamenti intensivi (hai mai visto i filmanti?) e per come li trattano. (Poi vedi la gente che butta via il cibo)
      Indi io ho deciso per me.
      Fine discorso serio.

      I fagioli vegani!?? ma no dai! Ci son riusciti a crearli. Bella zio!!!

      PS: Nella biodinamica, poco manca che gli insetti, li sfrattino uno a uno dalle piante 😛

    1. Il libero mercato non mi preoccupa molto, da che esiste l’uomo la domanda fa il prezzo.
      Mi preoccupa di più il fatto che le persone hanno smesso di pensare con la propria testa (ok qualcuno mi potrebbe dire “ma lo hanno mai fatto?” 😛 )

  2. ho avuto sgradevoli esperienze con i vegani, che spesso sono fondamentalisti un tantino invasati.
    Invece capisco, anche se non lo sono, i vegetariani.
    Però se usassero il cervello si porrebbero delle domande sul “BIO”.
    Vabbè…
    L’uso del cervello va poco di moda, suvvia, non è trendy!

    1. L’esser vegani o vegetariani è una scelta. Chi sceglie questa strada (io l’ho fatta per etica, come ho spiegato in un’altro commento) poi deve far scelte di stile e vita ogni giorno. Non sempre facili.

      E credimi come ci son “vegani invasati” ci son “carnivori invasati” capaci di prendermi per il culo (offensivi a volte) per la mia scelta.

      Indi l’utilizzo del cervello è a prescindere da cosa mangi.

      PS: io lo uso il cervello 😛 e le domande sul bio me le son poste e spesso mi son data (alcune) risposte. Anche qui vale quello che ho scritto. Bisogna informarsi, leggere le etichette, usare il buonsenso e usare la propria testa.

      PPS: e pensare che io pensavo fosse ancora di moda l’utilizzo dei nueroni e delle sinapsi 😛

      1. ma no!!! Si affaticano… suvvia! Tutta quella adrenalina e noradrenalina rilasciata e poi ricaptata!

        Tu lo usi il cervello, ne sono certa. Il problema è sempre il fondamentalismo, su ogni cosa. Ed infatti i fondamentalisti non ragionano. Ad esempio la regolamentazione sul bio, in Italia, non è neanche male. Peccato che non viene rispettata neanche da chi è certificato.
        Ma anche se fosse… abbiamo tutti presente che piove? E la pioggia è inquinata. Ovunque. Quindi quanto Bio può essere?
        E poi Bio… coltivato in Sudafrica… quanto hai indirettamente inquinato per mangiare un frutto che arriva da lì?
        Però c’è scritto bio e allora è buono, fa bene, è etico.
        E sempre sullo scarso uso del cervello andiamo a finire…

      2. Son d’accordo con te che il Bio non è il bio di 50 anni fa. Da noi per esempio nel terreno (e non solo da noi) c’è ancora la radiottività di Chernobyl grazie a quella nuvola che passo e innaffiò le nostre regioni con la pioggia…. indi

        So anche che qualcuno si fregia di Bio e tanto non lo è, ma coglie il momento. Vero… per quello comprare da chi conosci è meglio, ma non sempre è fattibile.

        Allora uno cerca e si informa sulle marche, perchè per me bio non è solo l’attenzione alla rotazione dei terreni, al non usare i concimi chimici (che inpoveriscono i terreni tra l’altro e all alunga fa produrre di meno), ma anche all’etica di come vengono trattati gli animali (e le persone… non dimenticamoci).

        Si posso sembrarti un pò ingenua e stupida, a volte lopenso anche io, ma a volte penso che tanti ingenui e stupidi magari qualcosa la possono cambiare se messi insieme 🙂

      3. ma io sono d’accordo con te! (e si, sono ingenua, nonostante sia una strega)
        Però quelli che “no no, non è bio non lo compero, per carità!”… mi fan ridere!

      4. guarda son gli stessi che dicevano mangia tanta carne che fa bene (e ora lo stesso oms dice che non è proprio così) è giù a mangiar chili di carne…

        son gli stessi che bevi tanto latte che fa bene per il calcio, per le ossa e l’osteoporosi e poi viene fuori che fa l’effetto contrario…

        son gli stessi che si imbottiscono di medicnali al primo starnuto….

        son gli stessi che se gli chiedi qualè la stagione (vera non da banchi frigorifero) dei pomodori non te lo sa dire….

        insomma.. si hai ragione tu, alla fine ricadiamo sempre sul… usate sta caxxo di testa 😉

  3. Tralasciando i vari regimi alimentari che ritengo ognuno debba essere libero di scegliere il suo senza, per questo, voler per forza demonizzare gli altri (come fa qualcuno), mi riferisco alla tua amorale: penso che sia ancora peggio di quello che pensi 😉

    1. Oddio… oltre alla mancanza di pensare che può esserci per un umano?

      ah già la cattiveria, l’arroganza, l’odio, la stupidità… ma son tutte legate alla propria capacità di pensare e “sentire”

  4. Scusa, forse sono una bestia ignorante ma l’amorale sta per uno tizio che non ha morale…. Forse volevi scrivere la morale…. Ripeto non voglio fare assolutamente il saccente ma a me pare sbagliato… Ciao. Stefano.

    1. Era un gioco di parole, lo so che un “amorale” è una persona che non ha morale.

      Il gioco di parole sta nel fatto che “l’amorale” del mio scritto sta nel fatto che è immorale avere una testa e non usarla

  5. …Sono io che faccio fatica a capire i tuoi scritti ! Forse anche io dimentico la testa da qualche parte … 🙂 Ciao.

    1. Guarda ci son miei scritti (quelli più intimisti) che a volte mi domando davvero come le persone possano capire (anche se poi so il perchè)….

      in quelli meno intimisti 😛 uso spesso le metafore, forse perchè io spesso ragiono con me stessa per metafore, quindi se una persona non è portata alla metafore è dura 🙂

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