LA DIFFERENZIATA

Abito in un piccolo palazzo a tre piani
In ogni piano ci sono tre appartamenti.
Ci vivono mediamente sei persone a piano.

Tre per tre uguale nove.
Se la matematica non è un’opinione, il giorno del ritiro dell’umido, fuori il palazzo ci dovrebbero essere 9 piccoli contenitori, contenenti la raccolta differenziata umida (detta volgarmente “l’umido“) di una media di 18 persone. Invece no.

Invece il giorno di raccolta, fuori, ci sono sempre e solo tre piccoli contenitori, uno è il mio.

Quindi vuol dire che 15 persone non fanno la raccolta differenziata dell’umido.

Quindi vuol dire che la responsabilità civica ed ecologica rasenta i tombini.

Ci lamentiamo di quelli “sopra noi”, quando nel nostro piccolo siamo i primi.
Fraccomodi, menefreghisti, egoisti, indifferenti, “cipenseràqualcunaltro”.

E niente, questo è solo un post, per visualizzare che tanti parlano e si lamentano, ma ovunque (anche nel piccolo) quelli che fanno sono pochi.

No eh? Non è possibile far la differenziata delle persone?

trash

43 pensieri riguardo “LA DIFFERENZIATA

  1. io sono una dei 15 che non porta fuori il cestino… ma faccio la differenziata. I motivi sono due:
    1) non mangio MAI a casa, quindi il mio umido sono solo tovaglioli e fazzoletti => la porto fuori una volta alla settimana e non due
    2) il mio piccolo e triste sacchettino lo metto nel grosso bidone del condominio che sta al mio stesso numero civico… loro lo portano fuori al mattino, io la sera, quindi, lo trovo già in strada.

      1. Certo… era per dire che il fatto che non ci sia il cestino, non significa necessariamente che non la facciano… certo, 15 sono tanti!

      2. Su 9 cestini potrebbero essercene 8?6?5? la metà almeno… e almeno una volta alla settimana (anche qua fanno due raccolte) invece no sempre e solo tre (e sempre gli stessi)

        Sai che acccade? Che l’umido va direttamente nel sacchetto del nero, meno sbatti, meno spazio occupato, meno dover ricordarsi…

  2. ma sai, magari e sottolineo magari, qualcuno infila il proprio sacchetto nel tuo cestino o in quello di uno degli altro due, cosi deve solo portare fuori l’umido senza preoccuparti di dover poi ritirare il secchio e lavarlo.lo dico perche da me succede spesso. Mi gira il culo che lo facciano, ma non mi va nemmeno di litigare per questo…azz, e’ proprio vero che invecchiando si ha sempre meno voglia di incazzarsi 🙂

    1. Non so sa te, ma qui da me no… i contenitori son piccoli e a uso famiglia non riesci a metter dentro nulla, anzi a volte e poco anche per te 😛

      Quindi nessuna giustifcazione, questi proprio non la fanno, buttano nel nero

      (si mi stai invecchiando, cerchi il bene e mi diventi troppo accomodante 😛 )

  3. guardi signora mia, non mi faccia dire…
    prima o poi compio ‘na strage, a cominciare da mia sorella: “tanto poi mischiano tutto loro…”.

    Non c’è speranza, siamo destinati alla scomparsa (e a sto punto spero pure in tempi brevi).

  4. Non abbiamo questo problema… abitando in Svizzera. Portiamo regolarmente in uno dei centri della città.
    So però che in certi comuni d’Italia pretendono una differenziata a dir poco schizofrenica. Prima era tutto permesso. Portavano nei cassonetti pure le vecchie poltrone, ora bisogna andare all’Università per capire cosa bisogna fare. Perché non si fanno le cose con gradualità?
    Che bella la foto!
    Buona serata.
    Quarc

    1. Perchè son già state fatte con gradualità, ma la gente non apprende… NON vuole apprendere.

      Se recupero il vetro, la carta, la plastica, se l’umido lo faccio diventar humus e così via, inquino di meno, sfrutto la terra di meno, freno il consumisno sfrenato e inutile, l’aria diventa meno inquinata, abbatto meno alberi, creo intorno a me un ambiente piacevole ecc ecc, cosicchè io stesso e successivamente la nostra progenie avrà una vita migliore….

      1. Hai superbamente ragione.
        Ho semplicemente riferito quanto mi è stato comunicato quelle poche volte che vado in Italia.
        Che sia giusto essere un po’ ecologici? Guai se no lo facessimo. Io ne sono un assertore, tant’è vero che se posso uso i mezzi pubblici.
        Buon pomeriggio.
        Quarc

  5. Noi abbiamo una differenziata spinta, ovvero non raccolgono se non è fatta bene. E non sono ammessi sacchetti neri, così possono guardarci attraverso. Io abito in uno dei due complessi condominiali del mio comune in cui è ancora concessa la raccolta condominiale, non singola ad appartamento (siamo tanti e non c’è posto per tutti quei bidoni nella nostra isola ecologica). E questo è male, perchè i miei condomini fanno un disastro dietro l’altro. E a ogni riunione i pochi partecipanti dicono “se arriveranno multe io non pagherò per gli altri”.
    Però non posso dar fuoco alle quattro palazzine… nonostante ne abbia spesso voglia!
    In ogni caso il mio umido non va nella condominiale: io ho la compostiera! i miei vicini di giardino ogni tanto insinuano che puzzi, ma me ne frego (anche perchè non te lo dicono mai in faccia). Che di puzze ce ne sono tante a questo mondo…
    In linea puramente teorica si può compostare anche sul terrazzo.

    1. Anche da noi non sono ammessi sacchi neri, ma solo trasparenti (cambia solo la sfumatura tra la raccolta carta e il “nero” la carta è rosa).

      L’umido ognuno ha i suo secchiello perchè non abbiamo un posto dove poter metter il bidone “grande” condominiale.

      Nel comune vicino al nostro se non è fatta bene non raccolgono, da noi sì al momento (ma la pacchia è destinata a sparire perchè il nuovo bando è stato vinto dallo stesso che raccoglie nel comune limitrofo).

      Credo che sia giusto far la differenziata spinta, nonostante ormai uno dei miei terrazzini è adibito a “immodezzaio” (perchè comuqnue la raccolta non è bene organizzata): un bidone nero, uno carta, piccolo unico e medio vetri. Non arrivo a compostare sul terrazzo 😛 ma anche perchè non saprei come utilizzarlo, non ho terra sui cui usarlo.

      La cosa che non comprendo è come non possano capire che riciclare, esser civili, usare attenzione, è un bene per tutti in primis anche per loro stessi e le loro famiglie…. ma mi rendo conto che ripeto sempre le stesse cose….

      1. e la cosa “bella” è che sono le famiglie con bambini a capirlo meno di tutti!
        In realtà è solo pura e semplice pigrizia: il principe non vuole capire che i tetra pack ora vanno nella carta. Garantisco che hanno iniziato in prima elementare a insegnargli il perchè ed il percome, ed io predico ogni giorno…

  6. Io comunque so che il palazzo dove vivevo,
    a Roma, negli anni 70 aveva difficoltà a riempire un bidone di quelli cilindrici, quelli a rete insomma.
    Oggi lo stesso palazzo esonda 4 cassonetti…

    1. Quello è un discorso a parte…. che ho a cuore.

      Chiamalo “capitalismo” o forse meglio “consumismo”.

      Compriamo tanto e altrettanto buttiamo. Non parlo solo delle confezioni (hai mai fatto la prova? sconfeziona tutto, da una parte metti la spesa fatta e da una parte le confezioni), ma proprio del comprare compulsivamente, quasi a nascondere un vuoto che abbiamo…. così vuoti di emozioni e amore cerchiamo di riempire con gli oggetti…

      (oddio faccio discorsi da persona anziana 😛 )

  7. Sono ritornata e ti commento subito: la differenza tra te e loro è annidata nel concetto di civiltà. Tu ce l’hai, per loro è spazzatura. Quindi è tutt’uno. Capisci mi hai?
    Un abbraccio
    Stefy

  8. Roma, luglio circa. Usciamo con mille sacchetti da suddividere nei 5 secchioni della differenziata, trafelati, il cane che tira al guinzaglio. Un testa di minchia ci vede e commenta: anche mi madre perde tutto sto tempo. Se non fossi stato una persona educata l’avrei lanciato a testa in giù nell”umido. Litigarci… è una perdita di tempo… gli abbiamo tirato dietro solo qualche madonna… non si sa mai che si pigliasse almeno un crampo al culo, di quelli che ti impediscono di cagare per una settimana.

    1. Gurada quando capita a me o quando me li raccontano come stai facendo tu ora, davvero credimi, mi prudono le mani.

      Io che son persona paciosa, pacifista e accomodante (il fatto che sfanculo facilmente non vuol dire che comuqnue non lo sia), a certe tipologie di persone gli darei una saccagnata di botte.

      Non è per la differenziata o altra cosa, è per la limitatezza del loro ragionare, penso che se magari li scuoto con forza, dentro i neuroni si svegliano.

      Poi sospiro e la saccagnata non la dò, ma mi parte la filippica con loro e se alzano la voce la alzo anche io. Ma in genere abbassano occhi e coda, dandomi offese e se ne vanno, per paura che altri comicino a loro volta a fargli la filippica.

      Del resto se nessuno dice niente, quelli continuano

      1. A certa gente che cazzo di dici? Entrano da una parte ed escono dall’altra. Quello che mi ha scocciato è stata la presa per il culo, non solo fanno il cazzo che voglio ma ti prendono pure in giro. Gli avrei dovuto rispondere che probabilmente sua madre non gliene aveva date abbastanza da piccolo ma in quel momento rimani troppo basito da quello che ti succede.

        sicuramente quello non raccoglieva manco le cacche del cane che portava al guinzaglio…

        E pensare che la signora ammazzatutti si era salvata avendo sbugiardato agli occhi della giuria una vicina che non faceva la differenziata.

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