COGITO, ERGO SCLERUM

Penso che dovrei staccare, dall’anta interna della cucina, il foglietto con scritto gli orari e le medicine che Micio prendeva. E’ lì da anni e neppure lo guardavo più. Un promemoria per ricordarmi di ricordare che non avevo bisogno di un promemoria.

Penso che non sono ancora pronta a farlo. Staccare quel foglietto 11×14 è come staccarmi un lembo di pelle lacerata.

Penso che dovrò farlo prima che ritorni Progenie.

Penso che Progenie è lontana e cambia ed io non vedo il suo mutamento. E lei non vede il mio, anche se muto più lentamente di lei.

Penso che il “nocciolo” delle persone è dato nel momento in cui ci si adagia nel ventre, e non muta. Quello che mi manca è vedere i “semi” che ha deciso lasciar germogliare.

Penso che il mio tempo è prezioso, e mi sembra di sprecarlo, tra tasti della tastiera e della calcolatrice, mentre ascolto telefonate che irritano la mente. Dover trovar così tanto tempo per il “fuori” e averne così poco per il “dentro”.

Penso che il coraggio di mollare tutto ancora non ce l’ho. E mi tartasso un pò per questo.

Penso che certi libri andrebbero letti due volte, forse tre, per capire veramente cosa vi è scritto in ogni riga e comprendere di cosa è impregnata la carta. Eppure son mesi che neppure riesco a finirne uno. Leggendo creavo mondi in cui mi perdevo. Mi mancano.

Penso che amo la vita, profondamente, più divento grande, più vedo la sua infinita bellezza (pur sapendo i demoni che si celano nelle sue ombre), ma che non la vivo. Mi son messa ai bordi e la vedo scorrere.

Penso che sarei dovuta nascer farfalla, tante son le volte che mi son rinchiusa a bozzolo e son nata poi a nuova vita.

Penso che spesso le mie parole scritte non son altro che questo, i filamenti dei bozzoli, in cui mi rinchiudo, per poi un giorno leggermi e scoprirmi diversa.

Penso che penso troppo. Anzi penso che penso e mi ascolto con il cuore, ma lascio parlare anche lui e la psiche ha imparato ad ascoltarlo. Penso che se non fosse così, non si spiegherebbero quelle risate nascoste nelle pieghe della saudade con cui sono costruita.

Penso che è ora che smetta di scriver questo post. Io e la mia capacità di segaiolità mentale, non abbiano limiti.

think

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31 pensieri riguardo “COGITO, ERGO SCLERUM

  1. siamo (6) troppo cerebrali, tutto qua
    così sgaiatamente indipendenti ma come vorremmo non esserlo a volte, tornare ad accudire per sentire il senso dell’accudimento
    (no, non ho bevuto-ancora- )
    è sto cazzo di brutto tempo che fa sostare le ombre, poi basta un semplice biglietto affisso sull’antina che se lo togli di pare di infangare chissà quale memoria..
    ma va tolto, assolutamente
    a volte bisogna resettare

    io non so come reagirò quando il bimbo dispiegherà le sue ali
    staremo a vedere
    tu hai solo che da esserne orgogliosa ❤

    1. anche tu… sai che gli ho “fatto le carte colorate” e vedi l’essenza dell’anima.

      Ricorda sempre che le anime scelgono dove nascere, e quel campione ha scelto te come mater….

      (ok ok basta che poi arriva una crisi insulinica)

  2. Uuuuhhh ma lui mi ricaccia dietro quello che io ogni tanto gli piazzo per placare le sue (esose) richieste ..”sono stato adottato ” 😛

    1. ma lo sai perchè l’ho scritto che lo adoro lo spritz al rabarbaro? O è un caso?! 🙂

      (Spritz al rabarbaro…. ❤ sembra che bevi chinotto e ti ritrovi ubriaca a girar la notte)

  3. Fuori contesto. Ti piace il gatto che ho messo nell’intestazione del mio blog, che ho fotografato due settimane fa nei pressi di una casa di campagna ? Erano tantissimi ma lui sembrava il capo ! Un pelo così non lo avevo mai visto…. Ciao… Leggere fa bene e non dovremmo mai smettere….

    1. Sgurado altero, scruta gli orizzonti, si ha l’aspetto del capo, anche se i gatti sono indivualisti e non viaggiano in “branco”

      Leggere fa bene, ma non puoi farlo alle 10 di sera dopo una giornata piena di lavoro… reggi due pagine e crolli…. 😦

  4. E io penso che tu abbia detto tante cose giuste e condivisibili…che lo si dica o no 😉

    P.S.

    Il bozzolo è un rifugio dove potersene stare in pace, e ogni tanto è necessario 🙂

    ________________________________

  5. il rabarbaro ….anzi “lo Zucca”, devi prenderlo all’angolo della Galleria al “Campari” (lo so, sembra un ossimoro, ma non è colpa mia se il bar si chiama così): puro, in bicchiere ampio, con ghiaccio tritato e uno spruzzo abbondante di seltz

    1. Io il rabarbaro l’ho preso a bassano del grappa sul ponte vecchio da “Zio Nardo” (leggasi Nardini), il suo rabarbaro *__*

      Poi quel rabarbaro l’ho assaggiato nel mezzo e mezzo e lì mi son innamorata ❤

  6. Penso che mi piace essermi riaffacciata qui … mi mancava tutto questo.
    Penso che un paragrafo mi ha colpito tanto:
    “Penso che Progenie è lontana e cambia ed io non vedo il suo mutamento. E lei non vede il mio, anche se muto più lentamente di lei.”
    C’è un mondo racchiuso in queste parole e tu sei davvero bellissima, perchè lo vedo, attraverso queste parole!

    1. …. vero che non mi dirai “bestia ma come fai a non ricordtai di me?!” ma il titolo del blog non mi ricorda nessun vecchio blog, mi dai l’aiutino da casa? (e quindi non riesco a ricordare chi sei… bestia che sono… me lo dico da sola)

      (Nonostante abbai già sbirciato da te 😀 )

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