Mi sfioro l’orecchino, ci gioco per qualche secondo. Il dondolio del pendente mi ricorda la tua bocca. Mi accarezza il lobo, lentamente scivola lungo la nuca, segue la spalla, la morde, a fissarne il contorno. Sei persistente negli oggetti che uso, anche quelli che non hai mai toccato e ne visto.
Riafferro i pensieri per i capelli e li rimetto a posto. Continuo a lavorare.
Il dondolio del pendente continua a truffare il mio collo.
Questa cosa che passi così tanto tempo con me quando non ci sei, deve finire.
Aaaahhh *sospiro languido e sognante.
Quella incantata e snervante e turbolenta e passionale fase in cui tutto richiama alla mente qualcuno… poi cambia, si affievolisce e si rafforza. Ma la follia dei primi palpiti cede il passo a un po’ di ragionevolezza in più.
Goditi i palpiti… per l’ordine e la pacatezza c’è tempo.
E intanto ti abbraccio forte forte, meraviglia
forse la follia è mantenere certi palpiti sempre così…
(se ti dicessi che non son primi palpiti?)
(e grazie per “meraviglia” ❤ )
Allora sei molto fortunata e molto in gamba, ché ci vuole impegno, dedizione e apertura totale per essere così oltre i primi palpiti 🙂
complicato spiegarti…
pensiero di rara sensualità allusiva tra poesia e vita, con stima
r.m.
grazie
La persistenza è un tocco anche senza che ci siano le dita…
un forte abbraccio ❤
(preso l’abbraccio)
Le persone che amiamo sono sempre ovunque…
è un attimo più complesso per quello che ho scritto (eh lo so spiegarmi è difficile)… ma la tua frase è vera
Mi succede spesso di scrivere pensando a una cosa, e che venga invece interpretato in maniera diversa. E ovviamente mi capita anche di leggere lucciole per lanterne 🙂
anche a me capita (sia in un senso che nell’altro) ma alla fine va bene lo stesso per quello che mi riguarda, perchè, in ogni caso quelle parole hanno mosso emozioni, pensieri e movimento… e questo è comunque stupendo
Ci hai messo un po’ d’olio?
Ho detto dondolii, non cigolii (ti stavo aspettando) 😛
credimi…ci sono olii che in certi contesti possono essere interessanti 😉
ti vedo esperto 😛
tutto fumo….
chiedi a Fedigrafo qua nei commenti, mi sa che qualche consiglio può dartelo
Meglio a base di acqua che di olii 😉
Vedi la vita, hai un sacco di amici esperti, e non lo sapevi 🙂
La valenza sensuale che diamo agli oggetti….. tormento ed estasi.
Sei sempre ammaliante nel tuo narrare 😊
so ascoltare il mio corpo e dargli voce… (oh a volte poi certi cazziatoni dalla testa 😉 )
(A chi lo dici! 😉)
Evabbè, quella della pubblicità della golf volevo dirla io.
Pazienza.
Stavo aspettando anche te in effetti 😉 :*
Strano l’intreccio con altri discorsi, fatti altrove. E’ un periodo di convergenze. O forse, alla fine, stringi stringi, a ben vedere siamo tutti sulla stessa barca.
Mancanze. Quello che non c’è.
Fremiti e sospiri.
Vibrazioni immaginate.
Io vorrei chiederlo, a chi ha tirato fuori la frase “siamo fatti della stessa materia dei sogni”.
Quindi? Siamo fatti di mancanze?
Ma davvero tu pensi che noi tutti siamo separati?
Vorremmo esserlo perchè, in alcuni casi, ci farebbe comodo. Non ci sono coincidenze… ci sono legami che non riusciamo a percepire razionalmente.
Per la tua domanda invece, per come penso io, no, non siamo fatti di mancanze, siamo fatti di progetti.
I sogni son i progetti del nostro futuro. Sta a noi portarli nel nostro presente
Non ho detto che sia sempre facile 😛
Quanto sentire in queste parole…sai far scorrere i brividi anche sulla tastiera. Brava!
grazie….
Anche io mi aggiungo con un sospiro languido e sognante..
Sai tu scrivi molte riflessioni che mi toccano dal vivo, proprio personalmente, mi rubi i pensieri e li metti in parole, parole così belle che io non saprei esprimermi meglio..
non che le tue su di me scherzino come bellezza (ok gongolo), che posso dirti? Grazie… di cuore
..è che spesso, poi, prevalgono le truffe cui fai riferimento…
però le peggiori son le autotruffe.. 😉