Una breve telefonata di mio padre in cui ho mugugnato qualche “si si” sparso a cazzo e una richiesta “caffè” all’interno di un bar, sono le uniche parole che ho proferito in due giorni con il genere umano.
Sono uscita, sono andata al supermercato, ho fatto la spesa, ho sbirciato bancarelle, risposto a qualche messaggio, osservato il cielo, guardato la gente, ma non ho proferito parola con nessun umano, ne sentito l’esigenza di farlo.
Me ne sono resa conto stamattina, perché le parole rivoltemi, mi infastidivano.
Capita che abbia questa cosa, giornate in cui pur rimanendo ancorata a questo mondo, pur vivendolo, è come se mi mettessi ai bordi, in ascolto. Non degli altri, di me. Gli altri continuo a scrutarli sperando non si avvicinino troppo.
Sono le giornate in cui la maggior parte delle persone mi risulta irritante. Come se le mie orecchie diventassero ipersensibili e percepissi i decibel a 130.
Osservo i binari, i miei. Binari dai quali fotocopio la mia esistenza giorno dopo giorno. Lascio il rumore della gente di sottofondo, il frastuono dei miei pensieri diventa più forte. Ho sparso molti semi, consapevole che molti non nasceranno mai, ne piango la morte.
Da qualche parte, ho la speranza, di vederne spuntare qualcuno. Forse è quello il motivo del mio bisogno di silenzio, cerco di percepire il fruscio della loro nascita.
Si succede…
Il silenzio che accompagna la nascita. Mi piace vederla così, questa fase di misantropia e fastidio umano… almeno per quanto mi riguarda.
Ci raccogliamo sempre un po’ in noi stessi, per prepararci a venire (tornare) alla luce. Per alcuni penso sia un bisogno primario, come respirare. E siamo un bel gruppetto di ipersensibili 🙂
Ti abbraccio
Eh… io soffro di misantropia e fastidio umano a periodi, credo che sia una forma di protezione dall’ipersensibilità (ma che te lo dico a fare.. .se fai parte del gruppetto 😛 )
Oh forse son solo cagacazzo segaiola mentale
Cammino in bilico sull’orlo, potrei essere emtrambe 😛
A me invece non capitava mai…è roba nuova. Necessitavo sempre di una presenza, di uno scambio.
Adesso sempre più spesso desidero il silenzio. Sarà anche che ne godo davvero poco 😦
E’ uno scalino di crescita (credo, che tanto cresciuta mica penso di esserlo 😛 ).
Apprendere lo star da soli con se stessi, capendo che non è che impari è una privilegio sentirsi e da qui cominciare ad amarsi così tanto da voler passare del tempo con te stessa
È come il suono del pane che lievita, leggero ma c’è 💝
rumori che hanno biosgno di attenzione… ma danno molto
Un silenzio gravido ha un suono che all’inizio si puo’ ascoltare tacendo. ❤
(È bella l’immagine di questo seme che si annuncia alla luce con la leggerezza e la fragilità di un fruscìo)
❤
C’è chi s’immerge nella cacofonia esterna per non sentire quella interna.
Alla fine so’ sempre casini…
Che si abbia una predisposizione ai casini?
Devo ammettere che WordPress mi ha moltissime risorse, persone come te che scrivono pensieri forse non sempre positivi ma lo stesso profondi. Chi ti scrive forse può essere definito una persona “diversamente intelligente” se ho colto il senso. Sono anche io sempre in cerca di silenzio e di colori, queste belle giornate dalle mie parti sono piene di belle cose e le “assorbo” (se mi è consentito il termine) perché mi fanno star meglio. Come un fiore in un prato. Una distesa d’erba. La luce del sole che filtra attraverso le tende…. sono tutte cose che mi rendono le avversità sopportabili.
Continuerò a seguire il tuo blog, e se vuoi dare un’occhiata al mio, ecco l’indirizzo https://darkondraconiussite.wordpress.com/ ciao!
Poichè, in qualche modo, questo blog rappresenta me a volte scrivo positivo a volte un pò meno. Non siamo macchine riptetive, ma umani con onde emotive e quindi ondeggiamo in questo mare chiamato vita…
Ti ringrazio per le tue parole qui da me e ora faccio a veder il tuo “antro” 🙂
You’re welcome 😉 🙂 Thanks.
malmostosa…il nonnno di Heidi in confronto era un animatore da villaggio
giuro l’avevo pensato di scrivere malmostosa, ma poi dovevo cercar di spiegare a chi non vive in questa terra cosa vuol dire… potremmo tradurlo in “umore alla caxxo di cane che fugge”? Oppure in un “umore alle ovaie triburate in guazzetto di neuroni”?
Ma poi malmostosa non rendeva… era più um “Ambrogio, la mia non è proprio malmostosità ma piuttosto “voglia di qualcosa di frizzantino” !!
(EH no, non intendo il valdobbiadene, e neppure lo champagne e manco il lambrusco frizzante)
potrei scriverti di aver capito cosa intendi ma siamo in fascia protetta…ma tu sai che io so 😉
che se scrivi così poi pensano che son maiala… oh io non son maiala!
Beh… un pochetto a volte, un pochetto… un tantino… ma sono un sapio demisessuale e quindi una cagacaxxo tremenda e quindi senza il sapio e senza il demi niente maiala 😛
non avrai mica la coda di paglia? 😉
non ho coda, se no mi ci mettono il sale sopra 😛
io ce l’ho davanti…ma se mettono il sale brucia….(ma quanto siamo deficenti?)
che ci mettiano? Zucchero? Panna?
(quanto? uhmmm da 1 a 10 direi almeno 14)
la panna non è male…
come trasformare un post introspettivo in un porno….
a noi mandare in vacca ci riesce sempre bene, abbiamo il tocco magico, dote naturelle 😉
Che ci fa una mucca al bagno?
Non sono sicura di sapere la risposta, anzi ne ho la certezza… che ci fa?
Vacca gare 😀
(by figlio piccolo)
ahahhah
(tale padre tale figlio 😛 )
Meraviglioso ! … Ti capisco !
tutti bisognosi di silenzio in questo periodo, forse perchè il mondo è così’ caciarone
Capita eccome, la futilità delle parole fa un rumore assordante e fastidioso….
la futilità delle parole è spesso legata alla futilità dei pensieri… so che a dirlo sembra che me la tiri, anche se non lo faccio, ma in giro c’è una futilità di pensieri immensa
Non ho tempo di leggere tutti i commenti …per cui può essere che io sia simile a qualcun altro/a: per le prime due ore dal risveglio preferisco non parlare, al limite grugnisco o ringhio.
Purtroppo per lavoro, a volte mi tocca parlare prima delle fatidiche due ore
No sei il primo chemi parla del grugnire 😉
Ho sofferto anche io per molto tempo di questo disturbo. Parlarmi prima che fosse passato un quarto d’ora, voleva dire morte certa.
Poi pian piano se ne poteva parlare… con lentezza, dolcezza e aspettanto i miei tempi.
Ora non sono più così, ma ho risvegli che aprono il cuore (ho detto il cuore 😛 ), ci sto scrivendo un post ora 🙂
Il fatto è che mi sveglio bene (beh, magari bene è una parola grossa), comunque non di malumore. E’ che mi dovete lasciare nel mio mondo per un po’, altrimenti potrei aprire anche io qualcosa (ma non il cuore)
ahahhah
(ho riso molto)
Il silenzio mi piace, mi fa bene. Quando lo cerco e lo voglio io, però.
Eh non so, boh, non ci riesco più a essere di malumore: spesso, troppo spesso, risucchiata dal vortice degli altri, che non mi avanzano le energie per aver l’umore inverso.
Buono che li hai seminati sti semi e aspetti la rinascita. Fossi stata te li avrei fatti beccolare al primo uccello che passava. Forse che delle aspettative o di guardare con troppa simpatia al domani mi son un po’ stancata.
Non ero di malumore, stavo bene da sola. E stato il ricontatto con gli altri che mi ha irritato 😛
Aspettative non ne ho, ho smesso, però mi piace lo stesso vedere nascere fiori…
ricordati che poi vanno annaffiati etc etc
😛
già lo faccio con quelli del balcone, uno più,uno meno 😛