E’ un kdrama edizione “classic”, pieno di intrighi politici, poliziotti corrotti, chaebol che s’infilano nel potere. Colpi di scena continui, tensione che sale, il tutto amalgamato insieme da una storia d’amore che sembra non avere diritto a nascere, ma che il destino porta sempre sulla scena dei protagonisti.
Se avete letto quello che ho appena scritto e vi piace, allora “Why Her?” (conosciuto anche come “Why Oh Soo Jae?”) è il drama che fa per voi.
TRAMA
Oh Soo Jae è una giovane donna avvocato, ha come scopo principale della sua vita l’inseguire la carriera e i successi personali lavorativi. Infatti, è il miglior avvocato dello studio legale TK. Lavora in un ambiente molto maschilista, e ad un passo del suo definitivo successo, per una serie di motivi e di giochetti di potere, è messa in stand by.
È obbligata, per alcuni mesi, dal presidente, dello studio legale dove lavora, Choi Tae Gook, a diventare un’insegnante universitaria per far calmare le acque.
Alla Seojung University Law School incontra come suoi studenti Gong Chan e Choi Yoon Sang. Il secondo è figlio del presidente Choi Tae Gook, e tiene questa sua parentela nascosta agli altri studenti, mentre il primo ha un legame molto antico con Oh Soo Jae, la quale però non lo riconosce.
Da qui partono una serie d’intrighi, scontri di potere, corruzione e tentativi di affossare una verità nascosta da dieci anni, e per farlo non si risparmiano ricatti, omicidi e doppi giochi.
Riusciranno i due protagonisti a salvarsi dalle innumerevoli tele di ragno predisposte sul loro cammino?
L’amore di Gong Chan riuscirà a dare ancora vita al cuore di Oh Soo Jae che ormai sembra pietrificato?
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Ho guardato con piacere i primi quattordici episodi, poi dal quindicesimo al sedicesimo (il finale), la caduta di stile, l’eccesso di melodramma, il perdurare delle scene di dolore che non portano nulla di più alla trama o alla visione, se non cercare di portare, biecamente, lo spettatore nel più profondo coinvolgimento emotivo. Tutto ciò ha prodotto il me l’effetto paradosso (ovvero ottenere l’effetto opposto rispetto a quelli previsto).
Un vero peccato, perché gli attori meritano (tutti, anche quelli secondari), la storia inizialmente era davvero coinvolgente, ma questo eccesso di melodramma, questo “isso, issa e o malamente” per ben due episodi di seguito, mi ha fatto cambiare idea sul voto complessivo da dare al drama.
Un appunto per chi ha deciso (presumo regia e sceneggiatore) come doveva essere interpretato il ruolo di Gong Chan. Hwang In Yeob aveva dimostrato ampiamente un’ottima capacità recitativa in “True beauty”, relegarlo per l’ennesima volta (come in The sound of Magic) nel ruolo dello studente ingessato e rispettoso, non lo ha valorizzato e ha dato meno spessore al drama stesso. Hwang In Yeob ha superato i trentanni anni, merita ruoli non più da studente ventenne.
Ultimo appunto ulteriore, sospetto che il drama doveva essere trasmesso in orari “fascia protetta” in Corea, altrimenti non mi spiego la regia con i suoi “baci ghiacciolo” tra i due protagonisti.
Una frase detta all’interno del drama, mi ha colpito: “Si dice, non dare potere agli avidi, non dare soldi agli ignoranti e non dare una spada a un pazzo”.
GLI ATTORI
Seo Hyun-jin interpreta Oh Soo Jae, l’intraprendente e fredda avvocata dello studio legale TK.
L’avevo vista recitare in “You are my spring”, ma confesso non mi era rimasta particolarmente in mente. Qui invece nel ruolo della gelida avvocatessa riesce a lasciare il segno.
Hwang In Yeob interpreta Gong Chan lo studente di giurisprudenza che si ritrova Oh Soo Jae come professoressa dopo anni dall’averla vista per la prima volta, in altre circostanze.
Ho conosciuto questo attore in “True Beauty” e l’ho amato tantissimo, come ruolo e come recitazione. Purtroppo sia “The sound of magic”, sia in questo drama, lo hanno “congelato” nel ruolo di studente con poca possibilità di espressione.
Bae In Hyuk interpreta Choi Yoon Sang, studente, con poca voglia di studiare, di giurisprudenza e figlio del presidente dello studio legale TK.
Visto recitare in “At a Distance, Spring is Green (A distanza, la primavera è verde)” e in “My Roommate is a Gumiho”, si conferma tra le nuove leve di attori con un’ottima capacità.
Heo Joon Ho interpreta Choi Tae Gook padre di Choi Yoon Sang , il presidente dello studio legale TK, amico di industriali e politici di alto livello, con i quali intesse interessi loro e personali.
Prima volta che lo vedo recitare in un drama, bravissimo nel ruolo del “Presidente”, espressioni visive che parlano.
Vorrei citare anche un paio di artisti che hanno il ruolo di supporto ma che spesso vediamo recitare e che, personalmente apprezzo molto, a prescindere dalla tipologia di drama in cui recitano, la loro recitazione ha un sempre un tocco particolare:
Ji Seung Hyun interpreta Choi Joo Wan il figlio maggiore del presidente della TK;
Lee Kyung Young interpreta Han Seong Beom il presidente della Hansu Group;
Kim Chang Wan interpreta Baek Jin Ki il preside della facoltà di giurisprudenza;
Cha Chung Hwa che interpreta Chae Joon Hee, l’amica di vecchia data di Oh Soo Jae.
VISTO su Rama
VOTO 7,5
Rammento che quando io scrivo di un drama sono sempre le mie opinioni e ciò che il drama ha fatto nascere in me.

Ho dovuto guglare “chaebol”, sallo 🙂
🙂 vedi con me impari sempre qualcosa di nuovo 😛
sempre :*
Molto interessante il tuo articolo, e le immagini pure. Hai invogliato le persone a leggere non solo il tuo articolo ma anche a esplorare l’argomento. (Me compreso). Brava.
grazie 🙂
e perché quando parlo di un argomento che mi piace (in questo caso i drama), ci metto passione
Come me. 🙂