ALCHEMY OF SOULS


Se vi piacciono i fantasy; se vi piacciono le storie di maghi; se vi piace una storia d’amore in sottofondo, ma non troppo in sottofondo; se vi piace tra un pizzico di romanticismo e un pizzico di magia, ridere; se sognate come me gli amori tenaci che resistono e combattono nelle avversità; se vi piace un po’ di azione; se vi piace anche l’intrigo di palazzo; se volete vedere un drama ben recitato e con attori degni di questo nome, ecco,  “Alchemy of Souls” è il drama perfetto che vi sta aspettando.

TRAMA
Premetto che Alchemy of Souls attualmente in onda è formato da venti episodi, ed è già prevista l’uscita della seconda stagione di dieci episodi.

La storia è ambientata in un paese immaginario chiamato Daeho, in un tempo non definito del passato, dove vive il giovane Jang Uk, erede di una famiglia nobile, gli Jang. La sua vita è condizionata da uno spiacevole segreto sulla sua nascita, di cui parlano le persone in tutto il paese.

Per una serie di circostanze, Jang Uk incontra Mu Deok, la cui anima è intrappolata in un corpo fisicamente debole, lei era una guerriera e una maga, nel nuovo corpo più debole non può usare i suoi poteri e quindi diventa la serva di Jank Uk.

Amici da sempre di Jang Uk, sono Seo Yul e Park Dang Gu, rispettivamente gli eredi di altre famiglie nobili i Seo e i Park, entrambi sono dei giovani maghi apprendisti a Songrim.

Nonostante i tre ragazzi siano tutti coetanei e di famiglie nobili, a Jang Uk è precluso l’apprendimento delle arti magiche, ciò è dovuto a causa dello spiacevole segreto che lo accompagna dalla sua nascita e che ha condizionato la sua vita. Jang Uk però non si rassegna al suo destino e cerca in ogni modo di superare questo condizionamento.

Tutto ciò mentre giochi di potere e magia mettono a dura prova la pace tra Songrim, la scuola dei maghi, Cheonbugwan dove risiede la famiglia reale e il principe ereditario Go Won e Jinyowon dove sono conservati i manufatti magici.
Un pericoloso incantesimo proibito, “hwanhonsool” (l’anima dei morti ritorna ai vivi), è tornato ad essere utilizzato nel Daeho.

Riuscirà il giovane Jang Uk a sconfiggere il suo destino avverso? Che ruolo avrà la serva Mu Deok in tutto ciò? La pace tra Songrim e Cheonbugwan resisterà agli intrighi di corte e ai maghi malevoli?

CONSIDERAZIONI PERSONALI
Potrei fare una sola considerazione personale e avrei finito: MI PIACE TANTISSIMO!

Ma un paio di cose in più le scrivo. Il drama sembra storico, ma non lo è, ovvero i personaggi sono vestiti come nei drama storici, ma si comportano come se vivessero in tempi recenti, questo nella prima puntata mi aveva un po’ destabilizzato, ma proseguite a vederlo, perché merita, anzi questa cosa lo rende più interessante.

Gli attori sono tutti bravissimi, principali e secondari, il drama è un mix di azione, magia e romanticismo, vi assorbirà velocemente, questo anche se un paio di episodi mi sono sembrati leggermente più lenti.

Amo il ruolo di Mu Deok, un ruolo femminile propositivo, indipendente, deciso, bello, alla pari con il protagonista maschile. Non è sempre così scontato nei drama coreani.

Un paio di frasi che ho amato:
Gli umani sono incapaci di vedere sé stessi con i propri occhi. Quindi la percezione che hai di te stesso, non è altro che un’illusione. Lo stesso vale per come gli altri ti percepiscono. Vedono solo ciò che vogliono vedere e creano un’illusione che fa al caso loro. È tutto solo un’illusione. Significa che le persone vedono solo illusioni e nient’altro.”

Non so molto di amore… ma quando ami veramente qualcuno, non c’è bisogno di dirlo così spesso. Perché è già difficile dirlo solo una volta.”

GLI ATTORI
Sono tanti e bravissimi, di solito riesco in un solo collage di foto a mettere i principali attori e/o quelli significativi, questa volta ho dovuto “allargarmi” e farne due, tralasciandone, comunque, altri.

Lee Jae Wook
interpreta Jang Uk, giovane a cui fin dalla nascita sono stati inibiti i poteri magici.
Conosciuto in “Extraordinary You” dove l’ho apprezzato lentamente fino ad amarlo alla fine, qui si riconferma tra le migliori giovani leve di attori coreani.

Jung So Min interpreta Mu Deok (e Nak-su) giovane donna dal passato tormentato che si ritrova ad essere “serva” di Jank Uk.
Prima volta che la vedo recitare come protagonista, mi ha conquistato subito, dai primi fotogrammi.

Hwang Min Hyun interpreta Seo Yul, giovane mago in formazione a Songrim.
Ex cantante dei Nu’est (la band si è sciolta nel 2018), dal 2020 ha intrapreso con successo anche la carriera di attore.

Yoo Joon Sang interpreta Park Jin, mago di Songrim, presenza costante al fianco di Jang Uk.
Bravissimo, riesce ad essere sia serio e, a volte, avere quel tocco di comicità che strappa sorrisi. Lo potete trovare anche in “The Uncanny Counter” e “The Pentahouse2”.

Oh Na Ra interpreta Kim Doju la donna che ha allevato Jang Uk.
Prima volta che la vedo recitare, non ho visto altri drama da lei interpretati.

Shin Seung Ho interpreta il principe ereditario Go Won.
Prima volta che lo vedo in un ruolo principale, molto bravo, visto in ruoli di supporto in “Love Alarm” e “D.P. Dog Day”.

Arin interpreta Jin Cho Yeon la figlia minore di Jin Ho Kyung.
Vocalista e Maknae del gruppo kpop “Oh my girl”, da un paio di anni ha intrapreso anche la carriera di attrice.

Yoo In Soo interpreta Park Dang Gu, un altro giovane mago e amico di Jang Uk.
Giovane attore che ha recitato in ruoli di supporto in parecchi drama tra i quali: Strong Girl Bong-soon, Gangnam Beauty, At a Distance, Spring Is.

Park Eun Hye interpreta Jin Ho Kyung, capo della famiglia Jin.
Non conosco questa attrice, qui recita in un ruolo di supporto, ma ha alle spalle, in Corea, una filmografia molto ricca.

Jo Jae Yun interpreta il cattivissimo Jin Mu.
Recita dal 2003 e ad oggi ha interpretato tantissimi ruoli, in prevalenza di supporto, molto bravo a far il cattivo, qui riesce a farsi odiare solo guardandolo.

Lee Do Kyung interpreta Heo Yeom mago anziano di Sogrim.
Recita da molto, in ruoli di supporto, cito solo alcuni dei suoi lavori: The Uncanny Counter, Dali and the cocky Prince, Hyena e Avvocata Woo.

VISTO su Rama, ma lo trovate anche su Netflix

VOTO 9 (pieno)

Rammento che quando scrivo di un drama sono sempre le mie opinioni e ciò che il drama ha fatto nascere in me.



PREVISIONI D’AMORE


È un kdrama ricolmo di grandi nomi, un’ambientazione diversa dal solito ma tenendo la base classica romantico sentimentale di molti drama. Se vi piacciono le storie d’amore un po’ tiramolla in attesa del lieto fine, questo “Previsioni d’amore” (conosciuto anche come “Cruel Story of Office Romance” o “Forecasting Love & Weather”) potrebbe essere un drama che vi piace.

TRAMA
Jin Ha Kyung
è una trentacinquenne che lavora alla Korea Meteorological Administration. Una donna che cerca conferme e sicurezza in ogni ambito, lavorativo e non, lo fa cercando di essere il più razionale possibile. Sta per sposarsi con Han Ki Joon, portavoce ufficiale del KMA.

Nel frattempo entra in contatto con Lee Shi Woo, un esuberante giovane venticinquenne, meteorologo di un ufficio distaccato del KMA, con il quale ha una discussione, non credendo alle parole del giovane sull’arrivo di pioggia e di una grandinata. Qualche tempo dopo Lee Shi Woo viene trasferito all’ufficio centrale, dove lavora Jin Ha Kyung.

Chae Yoo Jin, è una giornalista in pianta stabile al centro meteorologico, convivente di Lee Shi Woo, sta vivendo la convivenza come un peso, mentre cerca di far decollare la sua carriera.

Come si incroceranno i loro destini?

CONSIDERAZIONI PERSONALI
Non mi aspettavo molto da questo drama, sapevo che di base (già dal titolo) sarebbe stata una storia d’amore classica, ma pur non avendo aspettative, è stato peggio di quanto pensassi.

Una storia “congelata”, rigida e fredda come il ruolo della protagonista.
Tra i protagonisti passione e trasporto non pervenuti, coinvolgimento zero, capacità recitativa “desaparecidos”, ad esclusione di Song Kang, che ha fatto crescere il suo personaggio man mano nella storia, cosa che ha fatto anche Yoon Park anche se in maniera inferiore.

Devo dire che, invece, i personaggi secondari, sono tutti bravissimi.

Park Min Young qui è sembrata un’attrice alla prime armi, con poche espressioni visive e una comunicazione corporea prossima allo zero. Mi auguro che sia colpa di qualcuno che le ha imposto questo tipo di recitazione, perché puoi interpretare un ruolo da persona razionale e con la paura di essere ferita, in modo più convincente.

Inoltre, hanno avuto la capacità di fare qualcosa che pensavo impossibile, sono riusciti nei primi episodi a far diventare brutto Song Kang, stiamo parlando di Kang! Ce ne vuole per farlo diventare brutto (e vi assicuro che non erano esigente di copione). Solo verso la fine hanno recuperato il vero Kang.

Detto questo il drama scorre, non avvince, ma si fa guardare.

Una cosa mi è piaciuta molto, ad ogni puntata corrisponde un fenomeno meteorologico, che corrisponde allo stato d’animo sentimentale dei due protagonisti, applicando delle metafore tra meteo e amore.


Frasi che mi hanno colpito.
Jin Ha Kyung che pensa tra se:
Perfino quando non sappiamo cosa fare, o non riusciamo a distinguere il bene dal male, dobbiamo prendere delle decisioni. Dobbiamo decidere cos’è giusto e quali sono le risposte alla vita.”

La madre di Jin Ha Kyung parlando con lei:
La vita è breve, sciocchi. Smettila di cercare di prevedere solo che tempo farà domani. Osserva anche le condizioni meteo di oggi. Guarda il cielo ogni tanto. Sali sul tetto, goditi la brezza, e guarda la persona che ami. Perché cercare le risposte di domani, se non riesci a vivere il presente?

GLI ATTORI
Park Min Young
interpreta Jin Ha Kyung, direttrice del centro meteorologico centrale di Seul.
Chi non la conosce grazie a “What’s Wrong with Secretary Kim “e “Her Private Life”? E cito solo i più famosi. Purtroppo qui è molto lontana dagli splendori di quelle interpretazioni, colpa sua o colpa del ruolo, non so dire.

Song Kang interpreta Lee Shi Woo, giovane meteorologo che viene trasferito alla KMA (Korea Meteorological Administration) dove lavora Jin Ha Kyung
Anche per lui cito qualche drama: “Love Alarm”, “Navillera” e “Nevertheless”. Ha confermato la sua grande capacità recitativa, e in questo drama non è stata cosa da poco.

Yoon Park interpreta Han Ki Joon, portavoce ufficiale del KMA.
Lo conosco davvero poco, ma in questo drama partendo da un ruolo un po’ macchietta, è riuscito a trasformarlo man mano che il drama avanzava.  

Yura
interpreta Chae Yoo Jin, giornalista in pianta stabile al centro meteorologico.
Nonostante abbia alle spalle una lunga carriera, anche come attrice, per me è stata la prima volta in cui l’ho vista recitare. In questo drama le hanno dato un ruolo un po’ da “cliché dramoso”.

E poi c’è Lei, il pilastro femminile dei drama coreani un’attrice che amo moltissimo, sempre in ruoli secondari, ma con la sua presenza il drama acquista punti, Kim Mi Kyung, nel ruolo della madre di Jin Ha Kyung.

VISTO su Netflix

VOTO 7 – 7,5
(Il mezzo punto in più è dato da Song Kang e da Kim Mi Kyung)

Rammento che quando io scrivo di un drama sono sempre le mie opinioni e ciò che il drama ha fatto nascere in me.

MATRIMONIO E DESIDERI


Devono piacervi i kdrama edizione “classic”, quelli con i ruoli ben definiti, i cattivi cattivi, i buoni buoni, la lotta tra i cattivi e i buoni, i colpi di scena a fine episodio, la tensione che sale, il second lead presente, le suocere cattive, i giochi di potere, i ceo pieni di soldi. Ecco se vi piace questo genere “soap opera”,  “Matrimonio e desideri” (Remarriage & Desires) è il drama che vi sta aspettando.


TRAMA
Seo Hye-seung
per colpa di Jin Yoo-hee, un’avvocatessa collega del marito, in un attimo perde tutto quello che ha, l’amore del marito, la posizione, la casa e i soldi. Jin Yoo-hee, infatti, per i propri interessi personali, le seduce il marito, lo coinvolge in un crimine economico facendolo incolpare al posto suo, e infine lo abbandona. L’uomo, accusato e abbandonato da tutti, non regge a tale situazione.
 
Tempo dopo, la madre di Seo Hye-seung, la iscrive a sua insaputa, alla Rex, un’agenzia matrimoniale dedicata ai super ricchi. Hye-seung nel frattempo, faticosamente ha cercato di ricostruire la sua vita per lei e la figlia, e non è interessata a un nuovo matrimonio, quindi si reca alla Rex per disdire l’iscrizione e farsi ridare i soldi.  Giunta all’agenzia però scopre che anche Jin Yoo-hee è lì, con lo scopo di trovare un marito tra i super ricchi. A quel punto decide di rimanere per vendicarsi di quello che è accaduto a lei e al marito.

Un gioco sottile di vendetta e potere si instaura tra le due donne, gioco che Choi Yu-seon, scaltra proprietaria della Rex, cerca di sfruttare a suo favore. Comincia così il tentativo di Seo Hye-seung di impedire a Jin Yoo-hee di conquistare la “preda” che ha puntato, il “ricco dei ricchi” Hyun Woo Young, proprietario di una delle più importanti società coreane. In questo vortice arriva anche Cha Seok Jin, ex fidanzato di Seo Hye-seung e figliastro di Choi Yu-seon, ancora innamorato della sua ex.

In tutto questo turbinio, tra vendette e intrighi, chi riuscirà a sopravvivere?

CONSIDERAZIONI PERSONALI
Sinceramente sono stata borderline con questo drama, pur riconoscendo la bravura degli attori, il genere melodrammatico centrato perfettamente, l’ottima regia e così via, questo drama mi ha irritato più volte nella visione.

I motivi? Allora…
1) Non mi sono piaciuti gli stereotipi presenti portati avanti eccessivamente: la cattiva “cattivissima”, la buona brava e bella che lotta, l’AD un po’ tsundere, le suocere che entrano a gamba tesa nella vita dei figli e così via.

2) Non mi sono neppure piaciuti i voli pindarici di sceneggiatura che hanno fatto per far sì che il cattivo avesse sempre un’arma in mano all’ultimo momento o che, per lo stesso motivo, il buono si salvasse comunque.

3) Non mi è piaciuto come la figura dell’uomo, in genere, esce da questo drama, tutti stupidi mentre le donne li manovrano a loro piacimento (ad esclusione chiaramente diHyun Woo Young l’Ad).

4) Non mi è piaciuto come la figura della donna, in genere, esce da questo drama, tutte manipolatrici, amanti solo del potere e/o del denaro (ad esclusione chiaramente di Seo Hye-seung).

5) Ho percepito troppo l’intento manipolatorio dello sceneggiatore e del regista per coinvolgere emotivamente, fino all’osso, gli spettatori. Per l’amor del cielo esiste in ogni drama, ma deve esser fatto bene, con lo spettatore portano all’interno con mano leggera, non che si senta spinto ad andarci dentro per forza.

6) Ho visto altre serie di questo genere, ne cito due ad esempio “Mine” e “Law School”, fatte veramente bene e coinvolgenti, senza cadere nei voli pindarici e nell’eccesso di stereotipi.

7) Finale chiamiamolo “aperto”. Che si voglia lasciare aperta la possibilità di una seconda stagione? Mah… amavo le serie coreane perché erano 16 puntate, una stagione, stop, terminava. Ora, spesso, ne fanno 8 (è successo con altre serie) e poi forse faranno la seconda stagione, ma per farlo lasciano dei finali alquanto insoddisfacenti.

Borderline è quindi anche il mio voto che metto più sotto. Più basso per le mie valutazioni personali sulla serie, più alto il voto dato al prodotto che rimane comunque ben fatto e confezionato.

GLI ATTORI
Kim Hee Sun
interpreta Seo Hye-seung, la donna che si ritrova all’improvviso senza più nulla.
Brava, come suo solito, ma personalmente l’ho preferita in altri drama, tipo “Tomorrov”.

Lee Hyun Wook interpreta Hyun Woo Young l’AD bello, ricco, intelligente, affascinante e con una totale sfiducia nelle donne.
Prima volta che lo vedo recitare come protagonista, lo avevo visto in un ruolo di supporto in “Mine” (drama che ho amato).

Jung Yoo Jin interpreta Jin Yoo-hee, l’avvocatessa cattivissima, che distrugge la vita del marito di Seo Hye-seung.
Chi segue i drama l’avrà vista sicuramente in “Snowdrop” e in “Romance is a Bonus Book”

Park Hoon interpreta Cha Seok Jin il figliastro di Choi Yu-seon, ancora innamorato della sua ex Seo Hye-seung.
Conosco poco di questo attore, ha avuto molti ruoli di supporto in drama tipo: “Tomorrow”, “Soundtrack 1”, “The King: The Eternal Monarch “ e “Memories of the Alhambra “. Qui recita, finalmente, in un ruolo principale.

Cha Ji Yeon interpreta Choi Yu-seon la matrigna di Cha Seok Jin e proprietaria dell’agenzia matrimoniale Rex.
Non è il suo primo ruolo principale, anche lei però lavora molto nei ruoli di supporto.


VISTO
 su Netflix

VOTO  bordeline:
6,5      voto considerazioni personali
8         voto per il “prodotto” considerando  regia e attori e “confezionamento”
Nelle considerazioni personali ho spiegato meglio il perché di questa distinzione.

Rammento che quando scrivo di un drama sono sempre le mie opinioni e ciò che il drama ha fatto nascere in me.

CYBER HELL: Indagini su un inferno virtuale


Se volete uscire dai film o drama coreani, ma volete rimanere in Corea, se volete vedere un fatto veramente accaduto, se volete vedere un documentario girato come un film e quindi molto coinvolgente, se volete vedere un lato oscuro di un popolo diverso da noi, ma ahimè, così simile a noi in alcune dinamiche, allora questo film documentario della durata di un’ora e quarantacinque minuti e quello che dovete vedere.
Non ci sono scene violente, non si vede nulla che può infastidire, si ascolta e si vede lo svolgimento del documentario che tiene davvero alta l’attenzione, bastano le parole per descrivere quello che è accaduto e sono potenti.
Se siete sensibili anche alle sole parole, attenzione la visione potrebbe muovervi emozioni forti.

“TRAMA”
E’ un film documentario, girato molto bene, quindi non ha una trama, ma attraverso le parole dei giornalisti, dei poliziotti e di alcuni attori (usati al posto delle vittime per tutelarle) racconta in quale girone infernale sono cadute alcune persone in Corea tra il 2017 e il 2020.

Un girone dantesco che si è annidato in Telegram e che ha prodotto altri gironi (chat) in una spirale in cui le vittime erano abusate in maniera davvero orribile, un inferno virtuale.
Una storia di Hacker “neri”, di phishing, di ricatti fatti attraverso la rete che hanno influito e devastato la vita di molte persone, portando annichilimento, ricatto e paura nel reale.
Persone indotte a diventare “schiavi virtuali” sotto l’enorme pressione del ricatto sociale.

GLI “ATTORI”
Non ci sono attori qui, eccetto quelli usati per recitare la parte delle vittime o per tutelare chi ha preferito non esser messo sotto i riflettori mediatici.
I “protagonisti” sono i narratori che hanno aperto il vaso di pandora di questa situazione, i giornalisti della carta stampata e televisiva, le studentesse di giornalismo, i poliziotti, gli hacker “bianchi”, tutti coloro che in qualche modo hanno portato alla ribalta il caso e hanno aiutato a risolverlo, portando verso  Cho Ju-bin  e Moon Hyung-wook.

CONSIDERAZIONI PERSONALI
Dal mio punto di vista questo film documentario dovrebbe esser visto da parecchie persone, non è un problema solo coreano, ma è un problema a livello globale (anche qui in Italia, se ricordate il caso della ragazza T.C. che si tolse la vita nel 2016), quindi da un input di prestare attenzione a tutti noi che navighiamo in rete. Noi potremmo essere forti e immuni ai tranelli della rete, sottolineo potremmo, ma a me è sorta la domanda: “E se accadesse a mia figlia? Se fosse mia sorella? Se fosse semplicemente una persona a cui voglio bene?”, perché le vittime sono sempre giovani o con bisogni materiali e/o emotivi.

Queste che riporto sono frasi dette all’interno del film documentario che mi hanno colpito profondamente, e sono state motivo di riflessione:

“Esistevano da sempre, ma noi non volevamo vedere”
 “Le cose stanno cambiando per il meglio… ma noi non siamo cambiati abbastanza”
(Nota mia: è la cosa che mi ferisce di più, perché così vera e reale)

“Sono state arrestate 3757 persone collegate alle nth rooms”
(Nota mia: parla solo di quelle arrestate, non di quelle che guardavano. Si parla di circa 260000 utilizzatori certi di cui almeno 10000 paganti per fruire dei servizi extra più espliciti. Sono numeri che potrebbero essere sottostimanti)

“I casi simili a quello delle nth rooms sono dilaganti in tutto il mondo”
“I video creati nelle nth rooms sono ancora venduti in tutto il mondo”
“Non c’è alcun dubbio molte persone erano coinvolte nel caso delle nth rooms”
Tale crimine non sarebbe avvenuto se non ci fosse stata la domanda, se non ci fosse stata richiesta di tali contenuti
(Nota mia: tutte queste frasi hanno un comun denominatore. La fuori, nel mondo reale ci sono tanti oppa carini e gentili (coreani, italiani, francesi, tedeschi, mettete voi la nazionalità che preferite, vanno bene tutte essendo un fenomeno globale) e sono la maggioranza, però mettete attenzione perché gli oppa orchi sono molti di più di quello che pensiamo, sono senza nazionalità, e si nascondono davvero bene tra noi).

VISTO su netflix

VOTO 9

Rammento che quando io scrivo di un drama sono sempre le mie opinioni e ciò che il drama (in questo caso il film documentario) ha fatto nascere in me.


PEZZETTI DI VITA


E’ passata una settimana, sembra passata una vita.

Ho spostato la scrivania e anche il divano, per non lasciar immutata, come un’istantanea, qualcosa che è cambiato. Sedersi davanti è un altro discorso. Sappi che sono così orgogliosa di te, da rasentare quasi il magone, kartoffelollina mia.

Sabato sera pizza da asporto, cinque pizze e quattro amici in casa.
Loro bevono birra, io acqua. Discorsi da amici, dal pene che si odora all’inventar nuovi termini come “indistruggibile” (R. te lo ricorderemo a vita).
Netflix (grazie Chiwaz) e “Ghost in the Shell” nell’etere. Anime. In tutti i sensi. Anime dentro il video e anime accoccolate tra il divano e la poltrona.

Sabato, il prossimo, inizio la mia di avventura. Avventura giusta? La percezione che lo sia c’è. Se non lo fosse, aggiusteremo in corso d’opera. Perchè lo penso? Perché quando si presentano ostacoli, arrivano anche con le soluzioni. Perché se arrivano i dubbi e le incertezze, arrivano anche le risposte che li sciolgono. Insomma una strada da percorrere, ma con una pendenza a mio favore.

Mi vedo. Mi vedo dall’alto. Puntino in questo universo. Frammenti di vita, la mia, in un momento in cui di stabile ci sono solo io, e non è detto che lo sia mentalmente. Nuovi frammenti di vita che s’intersecano con me e vecchi frammenti destinati ad andarsene, come foglie in autunno.

Sono semplicemente in vita. Davanti a me ho tutte le possibilità aperte.
Ne sono consapevole, è un dono, per questo ho gratitudine nel cuore.
hope